lunedì 14 marzo 2016

LETTERE INVIATE DA ME AI GIORNALI

Lettere al direttore La fine dell' Agricoltura italiana. La vicenda Finlandese svela, anche se non ne avevamo bisogno, o conferma quanto sta accadendo in Europa e nel mondo. Abbiamo Governi che dipendono da Multinazionali Europee, nel piatto abbiamo cibi che provengono da zone dove i controlli sono inesistenti, cibi sempre piu pericolosi per la salute umana, ricchi che diventano sempre piu ricchi e poveri sempre piu poveri. In questi giorni in Finlandia i tavoli di mediazione, che finiscono sempre con caviale e champagne rivelano la sempre piu scriteriata politica di devastazione dei territori, delle risorse e dalle catene di un import-export creato al solo fine di asservire il settore alla speculazione finanziaria Una catastrofe, un settore che affoga. L'agricoltura la descrivono così, gli agricoli finlandesi arrivati con i loro trattori davanti al Parlamento di Helsinki e in molte città del Paese. Protestano contro le sanzioni alla Russia e le speculazioni sui prezzi sempre più bassi. Ma accade ovunque in Europa che gli agricoltori di un Paese si sentano dire che i prezzi dei loro prodotti non sono concorrenziali rispetto a quelli di un altro Paese. Così è per il latte italiano, rispetto a quello francese. O per le patate che in Romania dicono abbiano un prezzo maggiore rispetto a quello italiano. Poi vai in Francia, in Romania o vieni qui a Helsinki e scopri che le cose non stanno proprio così. Nessun agricoltore europeo guadagna più alcunché dalla terra, dai suoi prodotti, dai suoi allevamenti chi ci sta guadagnando davvero? Nell'ultimo anno, i redditi nel settore agricolo sono caduti del 40% in Finlandia, nazione che ha comunque una vocazione quasi autarchica su molti prodotti, soprattutto caseari. Peccato che proprio i prodotti caseari abbiano trascinato a picco il settore. La Russia, Paese confinante, ha risposto alle sanzioni con altre sanzioni. E a farne le spese sono stati loro. Una brutta storia che si ripete in ogni angolo di questa Europa piena di muri, di barriere, di sanzioni e di norme, costuita da burocrati a misura di burocrati. Nel frattempo, la manifestazione prosegue e i trattori stanno bloccando le vie di uscita della città. E in Italia? Prof. Carolina Manfredini 14-3-16 docente di Scienze Umane Ghedi, Brescia autorizzo alla pubblicazione con mio nome.

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