Morin
invita insegnanti e studenti a riflettere sull'attuale stato dei saperi e sulle
sfide che caratterizzano la nostra epoca: la posta in gioco sono i nuovi
problemi posti alla convivenza umana da una interdipendenza planetaria
irreversibile fra le economie, le politiche, le religioni, le malattie di tutte
le società umane. Per rendere queste sfide affrontabili, una riforma
dell'insegnamento è indispensabile. Ma per realizzarla è necessaria una riforma
dell'organizzazione dei saperi. E' in questa prospettiva che Morin pone alla
base della riforma della scuola che egli auspica quel tipo di pensiero la cui
elaborazione lo ha reso famoso in tutto il mondo: il pensiero complesso.
.... aggiungo i CIBI non sono più sani.