sabato 9 luglio 2016
GOLDEN RICE
OGM e Golden Rice, 110 Nobel contro Greenpeace. “È solo un fallimentare e costoso esperimento”, replica l’organizzazione ecologista
Beniamino Bonardi 5 luglio 2016 OGM Commenti 577 Visto
campi riso
110 premi Nobel firmano una lettera contro Greenpeace e le sue posizioni su OGM e Golden Rice
110 premi Nobel hanno sottoscritto un appello in cui attaccano le posizioni di Greenpeace e di altre organizzazioni contrarie agli OGM. I firmatari focalizzano l’attenzione in particolare sul riso Golden Rice, sostenendo che le posizioni ambietaliste non hanno alcun fondamento scientifico, visto che tutte le evidenze dimostrano un buon livello di sicurezza per uomini, animali e ambiente. Nella lettera, in cui si invitano anche i governi a respingere questa “opposizione basata sull’emozione e i dogmi, contraddetta dai dati”, si definisce la campagna contro gli OGM “un crimine contro l’umanità”. L’appello dei Nobel, pubblicato su un sito appositamente dedicato, che ne riprende il titolo, Supporting Precision Agricolture, è accompagnato da una petizione che dal 30 giugno è stata sottoscritta da 2.547 scienziati e cittadini.
Il Golden Rice è un riso geneticamente modificato, la cui colorazione dorata è dovuta a una modificazione genetica che lo rende capace di produrre betacarotene, un precursore della vitamina A. La carenza di questa vitamina causa ogni anno la morte di quasi 700.000 bambini sotto i 5 anni e oltre 500.000 casi di cecità. I 110 premi Nobel affermano che il Golden Rice “ha il potenziale per ridurre o eliminare gran parte della morte e della malattia causata da un deficit di vitamina A”. Lo scorso anno, All’Expo di Milano dedicato al cibo, nel Cluster del riso che riuniva quattro paesi asiatici (Bangladesh, Cambogia, Myanmar e Laos) un pannello all’entrata del padiglione del Bangladesh affermava che il Golden Rice “è uno degli OGM più famosi e discussi: i suoi effetti benefici rimangono tuttora incerti”.
campi riso
Dopo 24 anni di ricerca, il Golden Rice non è ancora pronto per l’entrata in commercio
Un mese fa, Marion Nestle, nutrizionista dell’Università di New York, ricordava sul suo blog che il 31 luglio del 2000 il Golden Rice aveva conquistato la copertina del Time, ma che dopo sedici anni non era ancora sul mercato. Il motivo non è da ricercare nella forza degli ambientalisti, ma per lo scarso successo riscontrato nelle sperimentazioni sul campo condotte nelle Filippine, come ha sottolineato una recente ricerca della Washington University. Il Golden Rice, sottolinea questo studio “non è stato neppure presentato per l’approvazione all’agenzia di regolamentazione, il Philippine Bureau of Plant Industry (…) Il fatto è semplicemente che, dopo 24 anni di ricerche e sperimentazioni, il Golden Rice è ancora lontano dall’essere pronto per il rilascio”.
Le stesse considerazioni sul Golden Rice vengono fatte da Greenpeace, in risposta alle accuse dei premi Nobel. L’organizzazione ecologista ricorda che “persino l’ente di ricerca che lo sta sviluppando, l’International Rice Research Institute (IRRI), ha ammesso che non vi è alcuna prova che sarà in grado di affrontare la carenza di vitamina A”. In realtà, afferma Greenpeace, “il Golden Rice non esiste. È solo un fallimentare e costoso esperimento”.
Beniamino Bonardi
UE E OGM...
OGM: il Parlamento EU contesta la decisione di autorizzare piante geneticamente modificate resistenti al glifosato e a un erbicida
Beniamino Bonardi 16 giugno 2016
Il Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza due distinte risoluzioni, con cui chiede alla Commissione Ue di ritirare il progetto di decisione con cui intende autorizzare alcuni tipi di mais OGM resistenti al glifosato e ad altri erbicidi in alimenti e mangimi, nonché un garofano geneticamente modificato, resistente a un farmaco utilizzato nella cura del diabete di tipo 2.
L’autorizzazione all’immissione in commercio per la vendita al dettaglio di fiori recisi di un garofano geneticamente modificato riguarda il Dianthus caryophyllus L., linea shd-27531-4, prodotto dalla giapponese Suntory Holdings Limited, che è resistente all’erbicida sulfonilurea. La risoluzione del Parlamento europeo, approvata con 430 voti a favore, 188 contrari e 33 astensioni, osserva che i sulfonilureici “sono opzioni comuni di seconda linea per il trattamento del diabete di tipo 2 e sono associati a un rischio più elevato di incidenti cardiovascolari rispetto ad altri farmaci contro il diabete”. Questi farmaci possono essere utilizzati anche come erbicidi, essendo altamente tossici per le piante a dosi molto basse.
Secondo il Parlamento europeo, “la creazione di un mercato delle piante resistenti ai sulfonilureici incoraggerà l’uso a livello mondiale come erbicida di tale farmaco contro il diabete”, ma ciò potrebbe avere gravi conseguenze, perché “l’utilizzo di un farmaco per fini diversi dalla sanità pubblica, che porta a una sua diffusione incontrollata negli ecosistemi, può avere effetti deleteri sulla biodiversità a livello mondiale e provocare la contaminazione chimica dell’acqua potabile”.
campo agricoltura
La procedura di autorizzazione degli OGM prevede una valutazione del rischio da parte dell’Efsa
La richiesta di commercializzazione dei fiori recisi di questo garofano OGM ha ricevuto il parere favorevole dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), che però, afferma la risoluzione del Parlamento europeo, pur essendo “a conoscenza dell’abitudine alimentare di determinate popolazioni di consumare petali di garofano come condimento (…) non ha tuttavia valutato le possibili conseguenze per l’uomo del consumo intenzionale di garofani GM”, e ha escluso dal proprio parere “l’assunzione orale intenzionale e accidentale di fiori recisi di garofano GM da parte degli animali”.
Infine, la risoluzione fa presente come “la potenziale propagazione di polline del garofano Dianthus GM shd-27531-4 a garofani Dianthus selvatici, ad opera di lepidotteri, non possa essere esclusa”, sottolineando come, “una volta finita la loro funzione ornamentale, i Dianthus caryophyllus L. GM, linea shd-27531-4, diventano rifiuti che, conformemente ai principi dell’economia circolare, possono essere smaltiti mediante compostaggio, ma che l’Efsa non ha esaminato l’impatto di tali emissioni nell’ambiente”.
glifosato
L’utilizzo di un farmaco per fini diversi dalla sanità pubblica può avere effetti deleteri
Per quanto riguarda i tipi di mais geneticamente modificati, la risoluzione del parlamento europeo è stata approvata 426 a favore, 202 contrari e 33 astensioni, e ricorda che “il 20 marzo 2015 l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro – l’organismo specializzato dell’Organizzazione mondiale della sanità – ha classificato il glifosato come probabilmente cancerogeno per l’uomo”, affermando che il progetto di decisione della Commissione va oltre le sue competenze.
L’attuale procedura di autorizzazione degli OGM, sia per la coltivazione che per l’alimentazione umana e animale, prevede una valutazione del rischio da parte dell’Efsa. Se i risultati sono favorevoli, la Commissione presenta agli Stati membri un progetto di decisione, che richiede una maggioranza qualificata, a favore o contro. In assenza di una maggioranza qualificata, come sinora è accaduto, la decisione viene rimessa alla Commissione, che rilascia l’autorizzazione. A questo punto, i singoli Stati possono vietare la coltivazione sul proprio territorio, mentre non possono impedire la vendita e l’utilizzo di alimenti e mangimi contenenti ingredienti geneticamente modificati.
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sostieni
DIMINUISCONO OGM ...bellissima notizia
Nel 2015, per la prima volta le coltivazioni Ogm sono diminuite. Quasi l’85% concentrato in quattro paesi delle Americhe
Beniamino Bonardi 4 luglio 2016 OGM Lascia un commento 568 Visto
campo agricoltura
Per la prima volta cala la superficie coltivata a OGM
Da quando nel 1996 sono arrivati sul mercato i semi geneticamente modificati, le coltivazioni Ogm hanno registrato per dodici anni una crescita con incrementi a doppia cifra. Lo scorso anno il settore del transgenico ha mostrato una flessione e per la prima volta si è rilevata una diminuzione dell’1% ( le superfici agricole sono scese da 181,5 milioni di ettari a 179,7 milioni). Il dato è stato fornito dal rapporto annuale pubblicato dall’International Service for Acquisition of Agri-biotech Applications (ISAAA), che sostiene la diffusione delle biotecnologie. Il calo e attribuito alla riduzione complessiva delle superfici agricole coltivate nel 2015, associata alla congiuntura di prezzi bassi e alla forte siccità che ha colpito il Sud Africa.
R-124664030-mais-campo
Soia, mais, cotone e colza rappresentano il 99% delle coltivazioni OGM
Andando a vedere nel dettaglio i numeri, si nota che nel 2015 le maggiori riduzioni si sono registrate negli Stati Uniti (-2,2 milioni di ettari) e in Brasile (-2 milioni) con un calo del 3% e nell’Unione europea, dove le coltivazioni Ogm sono però poco diffuse, del 18%.
A distanza di vent’anni dall’esordio il 99% delle coltivazioni riguarda sempre le stesse specie: soia (51%), mais (30%), cotone (13%)e colza (5%). I paesi che coltivano Ogm sono 28, ma in realtà l’85% del territorio si trova negli Stati Uniti con 70,9 milioni di ettari, in Brasile con 44,2, in Argentina con 24,5 e in Canada con 11.
Beniamino Bonardi
ogm in america? NON TUTTI LO VOGLIONO ERA ORA...
OGM: dopo il Vermont, in USA arriva la legge federale sull’etichettatura. Piovono le critiche: “Favorisce l’industria a scapito della trasparenza”
Agnese Codignola 8 luglio 2016 OGM Lascia un commento 195 Visto
supermercato etichetta Francia indicazione di origine
Gli USA hanno approvato una legge federale molto criticata sull’etichettatura degli OGM
Nei giorni scorsi il Senato degli Stati Uniti ha approvato la nuova legge nazionale sulle indicazioni in etichetta degli organismi geneticamente modificati (GM). La notizia è stata accolta come una svolta su un tema tanto dibattuto quanto controverso. Anche se il dispositivo dovrà superare ulteriori votazioni, la legge prevede che le aziende possano scegliere tra differenti modalità: l’indicazione in etichetta, il rimando a un sito internet o l’apposizione di un codice QR da leggere sullo smartphone o su uno strumento situato in negozio. La decisione di una legge nazionale giunge dopo che il Vermont ne ha approvata una entrata in vigore il primo luglio che prevede la dicitura OGM sulla confezione. Secondo l’associazione ambientalista Environmental Working Group, leggi analoghe sono state approvate in Maine e Connecticut, mentre sono state bocciate in California, Colorado e Oregon, probabilmente anche grazie alle campagne finanziate dalle aziende con 100 milioni di dollari solo nel 2015.
Dopo l’approvazione della prima normativa alcune aziende avevano però reagito: la Campbell aveva iniziato a indicare la presenza di ingredienti GM in gennaio, ed era stata poi seguita da ConAgra, General Mills e da altre. Queste decisioni erano confortate da molti sondaggi che avevano confermato il desiderio dei consumatori di essere informati, ma anche la scarsissima influenza sulla propensione agli acquisti correlata alle scritte sulle etichette. E ora arriva il Bill federale ????.
ingredienti
Campbell e altre aziende hanno cominciato a indicare spontaneamente la presenza di OGM in etichetta
Secondo molti la proposta di norma nazionale è frutto della pressione delle aziende, che se da un lato sono ormai convinte della necessità di un ordinamento omogeneo, dall’altra cercano di rendere l’indicazione poco comprensibile. I punti oggetto di critiche sono molteplici come scrive in un articolo il New York Times. La poca chiarezza su cosa dovrebbe essere sottoposto a norma, dal momento che, gli oli vegetali derivati da sementi GM così come gli zuccheri di canna non dovrebbero rientrare.
Il testo attuale è destinato “ai materiali genetici che sono stati modificati in vitro con tecniche di DNA ricombinante e secondo modalità non ottenibili con le normali tecniche di ibridazione” ed esclude tutti gli alimenti con grassi o zuccheri derivati da piante GM, che non contengono frammenti di DNA modificato, come ha specificato la FDA, né altri cibi quali alcuni formaggi, lavorati con enzimi GM. C’è di più: per i trasgressori non è prevista alcuna sanzione, e questo renderebbe di fatto la normativa poco più che un amichevole invito ad adeguarsi a uno standard.
spesa supermercato etichetta iStock_000036698536_Small
Non sono previste sanzioni per i trasgressori alla legge.
Nel dibattito è intervenuta la FDA, da sempre contraria all’obbligo e il Department of Agriculture (organo preposto al controllo dell’applicazione della legge. Quest’ultimo ha fatto presente che, se la versione finale fosse simile a quella del Vermont, i prodotti coinvolti sarebbero non meno di 24.000. L’associazione di categoria dei negozianti, la Grocery Manufacturers Association, che nei mesi scorsi aveva perso una battaglia contro la legge del Vermont, non si è schierata in modo netto, ma secondo alcuni politici, sarà ancora in prima linea in cause, ricorsi e guerre legali volte a smontare la legge.
Vista l’importanza dell’argomento, il giornale dedica al tema l’editoriale con un commento molto critico. Il board sostiene che si tratta di una normativa voluta dalle grandi aziende per evitare il caos correlato all’approvazione di diverse leggi nazionali, e ne individua la prova nel fatto che le modalità possibili rendono complicata la comprensione degli ingredienti.
etichette, alimentari, cibo, italian sounding 105938384
Intere categorie di ingredienti da colture OGM non sarebbero incluse nella norma USA
La seconda grande falla è l’ambiguità nella definizione di che cosa deve rientrare nella legge. Dal momento che, nella sua versione attuale, la norma consentirebbe a intere, grandi categorie di trovare una via d’uscita del tutto legale, gli editorialisti chiedono che sia fatta chiarezza e un testo chiaro analogo a quello in vigore in Europa e Australia e in una sessantina di paesi. Se insomma è bene proporre una normativa omogenea per tutto il paese – questa la conclusione – c’è ancora molto lavoro da fare.
© Riproduzione riservata
Agnese Codignola
Agnese Codignola
giornalista scientifica 9-7-2016
giovedì 7 luglio 2016
NO CETA
Cari amici!
Ci avete aiutato a raccogliere 3,5 milioni di firme contro il TTIP e il CETA. Grazie al vostro impegno costante, il TTIP appare oggi più debole che mai. Tuttavia, la Commissione Europea e i nostri governi stanno tentando di far passare il CETA, l'accordo commerciale con il Canada, che è tossico tanto quanto il suo fratello maggiore TTIP. Perciò dobbiamo impedire che lo facciano sotto banco, portando il dibattito allo scoperto! Dobbiamo fare il CETA CHECK!
Please show images
Perchè dovremmo preoccuparci del CETA? Perché è in una fase molto più avanzata del TTIP. La Commissione Europea ha già concluso i negoziati con il Canada lo scorso Febbraio, ed entro quest’anno il testo del trattato verrà dapprima sottoposto ai 28 Ministri per il Commercio nel Consiglio EU, per poi essere passato al Parlamento Europeo.
Per questo è fondamentale, proprio adesso, spargere la voce sui temi che ci preoccupano e far sapere la nostra posizione a chi sarà chiamato a prendere una decisione. I nostri governi e i Membri del Parlamento Europeo devono conoscere la nostra opinione e le nostre preoccupazioni sul CETA!
E' giunto il momento di scoprire il pensiero dei nostri rappresentanti al Parlamento Europeo e di porre loro domande scomode!
Con il nostro strumento potete porre domande sul CETA al vostro Rappresentante al Parlamento Europeo, dare un voto alle sue risposte e condividerle con i vostri amici. Se non ricevete nessuna risposta, potete usare lo strumento online per organizzare incontri, proteste o altre azioni che portino a un dialogo più trasparente con i vostri Rappresentanti!
Ecco che cosa fa il CETA CHECK:
ci permette di scoprire la posizione del nostro Eurodeputato sui temi del CETA che ci stanno più a cuore.
ci assicura che si renda conto della posta in gioco e se ne ricordi al momento del voto in parlamento
gli fa conoscere le nostre preoccupazioni e il nostro giudizio sulle sue posizioni.
ci permette di contattare altri cittadini per organizzare dibattiti locali sul CETA - magari invitando a partecipare anche i nostri Eurodeputati.
Portate il dibattito sul CETA all'opinione pubblica di tutta Europa - d’altronde riguarda tutti noi, non soltanto politici e lobbisti!
Come possiamo essere sicuri che i Membri del Parlamento Europeo non ci ignorino? Clicca qui per fare il "CETA CHECK" e rendi la tua voce ancora più forte!
Contattare i nostri Eurodeputati significa porre loro domande e unirsi ad altri che come te vogliono risposte. Nello stesso momento in cui ti rivolgerai al tuo Eurodeputato o deciderai addirittura di incontrarlo, altri cittadini in tutta Europa staranno facendo lo stesso - ponendo domande o organizzando incontri simili ai tuoi!
Siamo molti e facciamo questo non da esperti di commercio, ma tutti insieme, da cittadini. Armati delle nostre convinzioni, passione e del nostro buonsenso, saremo una forza con cui dovranno fare i conti!
Un saluto dal vostro team Stop TTIP,
Michael Efler, Dániel Fehér & Stephanie Roth
ecco il TTIP IN ITALIANO il famoso documento segreto.. i cibi sono dedicati ai profughi....
Capitolo
1
[
]
Trattamento
nazionale
e
accesso
al
mercato
delle
merci
Trattamento
nazionale
e
accesso
al
mercato
delle
merci
X.1
[UE:
Obiettivo
Le
Parti
liberalizzano
progressivamente
e
reciprocamente
gli
scambi
di
merci
nel
corso
di
un
periodo
di
transizione
a
partire
dalla
data
di
entrata
in
vigore
del
presente
accordo
in
conformit
à
delle
disposizioni
del
presente
accordo
e
in
c
onformit
à
dell'articolo
XXIV
del
GATT
1994.]
X.2
Ambito
di
applicazione
[USA:
e
copertura]
[
USA
:
Salvo
quanto
diversamente
previsto
nel
presente
accordo,
questo]
[
UE
:
Questo]
capitolo
si
applica
agli
scambi
di
merci
[
USA
:
di
una
Parte]
[UE:
tra
le
Parti]
.
X.3.
Trattamento
nazionale
1.
Ciascuna
Parte
riserva
il
trattamento
nazionale
alle
merci
di
[
USA
:
un'altra]
[
UE
:
dell'altra]
Parte
in
conformit
à
dell'articolo
III
del
GATT
1994,
delle
relative
note
e
disposizioni
aggiuntive.
A
tale
scopo,
l'articolo
III
del
GATT
1994,
con
le
relative
note
e
disposizioni
aggiuntive,
è
incorporato
e
costituisce
parte
del
presente
accordo,
mutatis
mutandis.
2.
[
USA
:
Il
trattamento
da
riservare
da
una
Parte
ai
sensi
del
paragrafo
1
significa,
rispetto
ad
un
livello
regionale
di
governo,
un
trattamento
non
meno
favorevole
del
trattamento
pi
ù
favorevole
che
un
livello
regionale
di
governo
riserva
a
merci
analoghe,
dirett
amente
concorrenti,
o
sostituibili,
come
pu
ò
essere
il
caso,
della
Parte
di
cui
forma
una
parte.
3.
I
paragrafi
1
e
2
non
si
applicano
alle
misure
di
cui
all'allegato
X
-
A.]
X.4.
[UE:
Nomenclatura
delle
merci
La
nomenclatura
delle
merci
negli
scambi
tra
le
Parti
è
disciplinata
dalla
nomenclatura
tariffaria
di
ciascuna
delle
Parti
in
conformit
à
del
sistema
armonizzato
di
designazione
e
di
codifica
delle
merci
2012
(
"SA
2012")
e
successive
modifiche.]
X.5.
[UE:
Riduzione
ed]
eliminazione
dei
dazi
doganali
[UE:
sulle
importazioni]
1.
[
UE
:
Con
l'entrata
in
vigore
del]
Salvo
quanto
diversamente
previsto
nel
presente
accordo,
[
UE
:
nessuna
delle
Parti
pu
ò
aumentare]
[
USA
:
nessuna
delle
Parti
aumenta]
un
dazio
doganale
esistente
o
[
USA
:
adotta]
[
UE
:
Capitolo
1
[
]
Trattamento
nazionale
e
accesso
al
mercato
delle
merci
Trattamento
nazionale
e
accesso
al
mercato
delle
merci
X.1
[UE:
Obiettivo
Le
Parti
liberalizzano
progressivamente
e
reciprocamente
gli
scambi
di
merci
nel
corso
di
un
periodo
di
transizione
a
partire
dalla
data
di
entrata
in
vigore
del
presente
accordo
in
conformit
à
delle
disposizioni
del
presente
accordo
e
in
c
onformit
à
dell'articolo
XXIV
del
GATT
1994.]
X.2
Ambito
di
applicazione
[USA:
e
copertura]
[
USA
:
Salvo
quanto
diversamente
previsto
nel
presente
accordo,
questo]
[
UE
:
Questo]
capitolo
si
applica
agli
scambi
di
merci
[
USA
:
di
una
Parte]
[UE:
tra
le
Parti]
.
X.3.
Trattamento
nazionale
1.
Ciascuna
Parte
riserva
il
trattamento
nazionale
alle
merci
di
[
USA
:
un'altra]
[
UE
:
dell'altra]
Parte
in
conformit
à
dell'articolo
III
del
GATT
1994,
delle
relative
note
e
disposizioni
aggiuntive.
A
tale
scopo,
l'articolo
III
del
GATT
1994,
con
le
relative
note
e
disposizioni
aggiuntive,
è
incorporato
e
costituisce
parte
del
presente
accordo,
mutatis
mutandis.
2.
[
USA
:
Il
trattamento
da
riservare
da
una
Parte
ai
sensi
del
paragrafo
1
significa,
rispetto
ad
un
livello
regionale
di
governo,
un
trattamento
non
meno
favorevole
del
trattamento
pi
ù
favorevole
che
un
livello
regionale
di
governo
riserva
a
merci
analoghe,
dirett
amente
concorrenti,
o
sostituibili,
come
pu
ò
essere
il
caso,
della
Parte
di
cui
forma
una
parte.
3.
I
paragrafi
1
e
2
non
si
applicano
alle
misure
di
cui
all'allegato
X
-
A.]
X.4.
[UE:
Nomenclatura
delle
merci
La
nomenclatura
delle
merci
negli
scambi
tra
le
Parti
è
disciplinata
dalla
nomenclatura
tariffaria
di
ciascuna
delle
Parti
in
conformit
à
del
sistema
armonizzato
di
designazione
e
di
codifica
delle
merci
2012
(
"SA
2012")
e
successive
modifiche.]
X.5.
[UE:
Riduzione
ed]
eliminazione
dei
dazi
doganali
[UE:
sulle
importazioni]
1.
[
UE
:
Con
l'entrata
in
vigore
del]
Salvo
quanto
diversamente
previsto
nel
presente
accordo,
[
UE
:
nessuna
delle
Parti
pu
ò
aumentare]
[
USA
:
nessuna
delle
Parti
aumenta]
un
dazio
doganale
esistente
o
[
USA
:
adotta]
[
UE
:
introdurre]
un
nuovo
dazio
doganale
[
USA
:
,]
su
[
UE
:
l'importazione
di
una
merce
originaria
dell'altra
Parte]
[
USA
:
una
merce
originaria].
[
UE
:
Ci
ò
non
impedisce
ad
una
delle
Parti
di
portare]
[
USA
:
Per
maggiore
chiarezza,
una
Parte
pu
ò
:
(a)
portare]
un
dazio
doganale
al
livello
stabilito
nella
sua
tabella
[
USA
:
all'Allegato
X
-
B]
a
seguito
di
una
riduzione
unilaterale
[
UE
:
,]
[
USA
:
;
o
b)
mantenere
o
aumentare
un
dazio
doganale
come
autorizzato
ai
sensi
dell'articolo
22
dell'intesa
OMC
sulle
norme
e
procedure
che
disciplinano
la
risoluzione
delle
controversie
da
parte
dell'organo
di
conciliazione
dell'OMC].
2.
[
USA
:
Salvo
quanto
diversamente
previsto
nel
presente
accordo,
ogni
Parte
progressivamente]
[
UE
:
Ogni
Parte
riduce
e]
elimina
i
propri
dazi
doganali
[
UE
:
1
]
su
[
USA
:
merci
originarie]
[
UE
:
merci
importate]
[
UE
:
originarie
2
dell'altra
Parte]
in
conformit
à
[
USA
:
della
propria
tabella
all'allegato
X
-
B]
[
UE
:
delle
tabelle
di
cui
agli
allegati
[...]
e
[...]
(in
appresso
denominate
"le
tabelle")].
3.
a)
[
USA
:
Su
richiesta
di
una
delle
Parti,]
[
UE
:
Tre
anni
dopo
l
’
entrata
in
vigore
del
presente
accordo,
su
richiesta
di
una
delle
Parti,]
le
Parti
si
consultano
per
decidere
se
accelerare
[
UE
:
e
ampliare
il
campo
di
applicazione
della
riduzione
e]
[
USA
:
l']
eliminazione
dei
dazi
doganali
[
USA
:
di
cui
alle
proprie
tabelle
all'allegato
X
-
B]
[
UE
:
sulle
importazioni].
b)
[
USA
:
Un
accordo]
[
UE
:
Una
decisione]
dalle
Parti
[
UE
:
(nell'ambito
del
...
comitato)
su
tale
accelerazione
e
ampliamento]
[
USA
:
di
accelerare
l'eliminazione
di
un
dazio
doganale
su
una
merce]
sostituisce
qualsiasi
tasso
o
categoria
di
dazio
ai
sensi
delle
loro
tabelle
[
USA
:
all'allegato
X
-
B]
per
tale
merce
[
USA
:
se
approvato
da
ciascuna
delle
Parti
in
conformit
à
delle
sue
procedure
giuridiche
ap
plicabili].
4.
[
UE
:
Se,
in
qualsiasi
momento,
una
Parte
riduce
le
proprie
aliquote
del
dazio
doganale
di
nazione
pi
ù
favorita
applicate
alle
importazioni
dopo
la
data
di
entrata
in
vigore
del
presente
accordo,
tale
aliquota
del
dazio
si
applica
qualora
e
fintantoch
é
sia
inferiore
all'aliquota
del
dazio
doganale
sulle
importazioni
calcolata
in
conformit
à
della
tabella
della
Parte.]
1
[Cfr.
Definizioni.]
2
[Cfr.
Definizioni.]
ecco di cosa è capace il deputato Corrao
Discorso Grazie Presidente, colleghi... Presidente Renzi, la campagna elettorale è finita. Ma noi in questa casa della democrazia, abbiamo sentito parlare delle solite storie... sviluppo, crescita, flessibilità, ma nessuna parola è stata concretamente rivolta verso quei milioni di cittadini esclusi sistematicamente da tutti i processi decisionali che li riguardano. Parlate di discontinuita', ma qual e' la vostra concezione di discontinuita', di cambiamento? Forse la nomina di Jean Claude Junker a Presidente della Commissione e di Martin Shultz a Presidente di questo Parlamento. POPOLARI e SOCIALISTI uniti nella spartizione di potere e poltrone, con l'avallo di alcuni gruppi piu piccoli. Noi- vogliamo -cambiare! Noi- vogliamo- un'Europa -diversa! Un'Europa diversa innanzitutto nella tipologia di TRATTATI, di accordi, di linea politica. Abbiamo sentito parlare con fervore di trattati come il Fiscal Compact ma mai, in queste istituzioni, di Social Compact o di una qualche misura di riequilibrio sociale... materia che a voi evidentemente non interessa. Vi abbiamo visto entusiasti nell'azionare il Meccanismo Europeo di Stabilità ma non abbiamo mai visto nessun entusiasmo nell'ipotizzare un meccanismo europeo di stabilita' sociale...in cui si predilige reddito, lavoro e dignita' dei cittadini E adesso sentiamo nelle vostre parole un grandissimo entusiasmo quando pronunciate l' acronimo TTIP.... ttip suona bene, eh!!!??? Se davvero sara' data la possibilita' alle multinazionali che operano nei mercati riuniti di poter agire in giudizio contro i Governi nazionali ... allora davvero si potra' dire realizzato il piu' perverso disegno della globalizzazione... ossia i governi controllati dai mercati... Un'idea di quali sono le conseguenze che comporta questa sigla TTIP ossia... "accordo sul libero commercio e sugli investimenti fra gli Stati Uniti e l'Europa." Si fanno incontri segreti che escludono noi cittadini dalla discussione, e si spalancano le porte a ristrette e potentissime lobby che decideranno tutto del nostro futuro, un futuro che regalerebbe completamente alle multinazionali il nostro mercato, il cibo che mangiamo, i farmaci con cui ci curiamo, l'aria che respiriamo Con questo trattato CHI potrebbe impedire la vendita nei mercati spagnoli, italiani o portoghesi di un pomodoro OGM costruito in un laboratorio del Texas... oppure di un parmigiano reggiano made in minnesota? Chi farebbe i controlli e regolerebbe la tutela delle tipicita' dei territori... e sulla base di quali norme? Un accordo ad appannaggio delle solite multinazionali, che farebbe tabula rasa delle piccole e medie imprese e dei tanti lavoratori che rappresentano storicamente l'architrave del benessere della società europea. Ma questo trattato chi lo vuole, chi lo sta portando avanti ??? Come MOVIMENTO 5 STELLE, gia' a partire da questo mese di luglio... in tutte le Commissioni, avvieremo con determinazione e coraggio un processo di trasparenza e di vigilanza su questo trattato, sul TTIP. I cittadini DEVONO poter dire la loro! Quindi, ci aspettiamo che questa presidenza intraprenda un percorso diverso rispetto a quello tracciato finora. Il modello della globalizzazione rappresenta per l'Unione Europea quasi un dogma irrinunciabile ed indiscutibile... Ma siamo davvero sicuri che non sia gia' arrivato il tempo in cui e' la stessa globalizzazione a controllare i governi ? Sono tanti i tavoli aperti per la globalizzazione economica e finanziaria, ieri il Marocco, oggi gli Stati Uniti, domani la Cina, la tunisia poi chissa'... Ma quelli per la globalizzazione dei diritti? Avete mai aperto un tavolo (UNO) per negoziare l'equiparazione dei diritti dei lavoratori, per garantire un'equa concorrenza in Europa e con i paesi extraeuropei? Vi ponete la domanda delle condizioni dei lavoratori nei paesi a cui chiedete il libero scambio ? Chi dà una risposta all'agricoltore Spagnolo o Italiano che si trova sul mercato i suoi prodotti a meta' prezzo ed e' costretto a chiudere l'azienda ? Cosa spiegate ai lavoratori sottopagati polacchi, agli sfruttati rumeni, ai milioni e milioni di disoccupati e disperati europei senza nessun reddito ? Noi ci chiediamo, in qualita' di cittadini europei... che futuro ha un'Europa che delocalizza le braccia dei lavoratori dove il costo del lavoro non conosce dignità... delocalizza i portafogli nei paradisi fiscali, spesso sede di multinazionali... e mantiene qui solamente la testa, ossia i centri amministrativi e finanziari... che pian piano vengono circondati pero, da rabbia sociale e da miseria. E il Parlamento europeo ? Che fa? Spende 200 milioni di euro l'anno per la trasferta qui a Strasburgo, e allo stesso tempo destina pochi spiccioli per affrontare continue tragedie umanitarie come i drammatici salvataggi di vite umane nel Canale di Sicilia... E' questa l'Europa che voi volete? Noi, Signor Presidente, NO !
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come fare economia senza illegalità???
è possibile fare economia senza illegalità?
TUTTI GLI ITALINI DEVONO SAPERE COSA CONTIENE IL TTITP LO TRADUCIAMO NOI... la battaglia continua
Stiamo mantenendo ancora un’altra promessa. Il giorno in cui il Movimento 5 Stelle ha messo piede per la prima volta in Parlamento Europeo, prendendo la parola davanti ai 751 rappresentanti degli Stati Membri e dinanzi tra gli altri al presidente del consiglio italiano Matteo Renzi ed al presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker, ha assicurato l’impegno del gruppo M5S in Europa a contrastare il TTIP. Questo l’intervento di Ignazio Corrao —> https://goo.gl/oy6eTy . Oggi in conferenza stampa a Strasburgo abbiamo presentato il TTIP in italiano (http://goo.gl/1FevlV). Lo abbiamo tradotto e messo a disposizione dei cittadini. Torniamo a ribadirlo, chiediamo l’immediata sospensione del negoziato. I documenti segreti sulle trattative fra Commissione europea e Stati Uniti, pubblicati da Greenpeace Olanda hanno svelano il vero volto delle trattative: cedere porzioni di democrazia e di economia oltreoceano. I documenti segreti pubblicati dimostrano che i nostri timori erano fondati. Con il Ttip sono a rischio interi settori economici e la libertà dei cittadini. L’Italia perderebbe per sempre la possibilità di difendere il proprio ‘Made in’, in particolare sulla tutela dei vini gli Stati Uniti vogliono togliere l’etichetta ai vini europei, e nella lista ci sono anche il Chianti e il Marsala. Dal trattato Ue Marocco, al via libera dell’olio tunisino senza dazi in Europa sono chiari esempi di come i nostri rappresentanti stiano ci stiano svendendo, nonostante tentino di non perdere la faccia sui territorio lanciando finte tutele per i nostri prodotti, come nel caso dell’olio d’oliva. Tornando al TTIP, nei documenti desecretati si scopre, inoltre, che i negoziatori vogliono affossare il principio di precauzione che permette oggi all’Europa di mettere al bando migliaia di sostanze chimiche, di cui non si conoscono gli effetti sulla salute umana. Morale tutte le opportune restrizioni a prodotti chimici, coloranti e conservanti che l’Europa è riuscita a mettere in campo sul settore chimico, farmaceutico, agroalimentare, in un colpo verrebbero spazzati via. Il modello americano di agricoltura e allevamento ammette l’uso di Ogm, pesticidi, ormoni della crescita, sostanze ritenute tossiche per i nostri standard normativi e che rappresentano una delle principali cause dell’antibiotico resistenza, un fenomeno che oggi rappresenta una minaccia globale in Europa producendo oltre 25 mila morti premature e si stima che saranno oltre 10 milioni entro il 2050, una cifra superiore alle morti per cancro. La principale di queste ragioni è l’uso massiccio di farmaci nel settore alimentare. Le nostre tavole sarebbero invase da carni non salubri e prodotti dannosi per la nostra salute, basta semplicemente analizzare i dati delle patologie alimentari che coinvolgono i cittadini americani. Tornando al dato economico, si registrerà la la perdita di oltre un milione e mezzo di posti di lavoro per trasferimenti di impresa. I cittadini devono essere consapevoli di questo scempio, devono essere informati su cosa i loro rappresentanti stanno trattando e su come questi stiano svendendo la loro salute.
Ecco il link da cui poter scaricare il TTIP tradotto in italiano —> http://goo.gl/LoeojY
da IGNAZIO CORRAO deputato Ue movimento 5 stelle
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