martedì 22 marzo 2016

bambini muoiono con formaggi alterati

Allerta formaggio contaminato: “Ha già ucciso tre bimbi” sabato, 19 marzo 2016 Allerta della Commissione Europea, nel quadro del sistema di sicurezza alimentare europeo, sulla “presenza di escherichia coli nel formaggio di pecora proveniente dalla Romania”. Tutto nasce dal ricovero all’ospedale pediatrico Meyer di un bimbo di 14 mesi, per un caso di probabile sindrome emolitico – uremica. Il piccolo aveva mangiato formaggi della ditta rumena SC Bradet s.r.l. che aveva già avviato in data 9 marzo 2016 il ritiro precauzionale dei propri prodotti a base di latte a causa della presenza di Escherichia coli “O26:H11” in alcuni campioni. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Mediafax, l’azienda nega ogni responsabilità: “I prodotti lattiero-caseari della Bradet non hanno nulla a che vedere con l’ondata di E.coli che ha colpito diversi bambini”, sono le parole di Marius Badea, proprietario dell’azienda. I campioni prelevati dopo il ricovero del bimbo al Meyer sono stati sottoposti ad analisi microbiologiche condotte dall’Istituto Zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana (IZS) e dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), evidenziando la connessione tra il formaggio contaminato e l’infezione diagnosticata al bambino. Connessa alla contaminazione da escherichia coli del formaggio sarebbe la vicenda degli undici bambini di Arges, ricoverati poi a Bucarest con la sindrome emolitico-uremica. Alcuni media romeni avevano ipotizzato che il malessere dei piccoli, tre dei quali sono poi deceduti, potesse essere legato agli effetti del vaccino per l’epatite B. GM

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