martedì 5 maggio 2015

INDUSTRIA E VELENI VARI senza lavoro

Fare mercato oggi equivale a compiere scelte  EGOISTICHE inaudite.
Un nuovo colonialismo è presente in forma legalizzata nel mondo.


 La domanda è sempre una sola: è possibile creare un modo per produrre senza alterare i cibi con veleni e chimica, senza danneggiare l' ambiente, senza schiavizzare esseri umani ? 

La risposta è no.

 Al momento la politica NON consente questo tipo di economia, legata al PETROLIO e  sostanze altamente TOSSICHE.



Caso Eternit al verdetto finale. Le tappe della vicenda giudiziaria

Oggi in Cassazione il via al processo sulle morti per amianto, imputato il magnate svizzero Stephan Schmidheiny
Anche una delegazione casalese stamattina a Roma per il processo Eternit

19/11/2014
ROMA
Si è concluso oggi con la prescrizione del reato il processo Eternit in Cassazione contro lo svizzero Stephan Schmidheiny, già condannato in Corte d’Appello a Torino a diciotto anni di reclusione per disastro doloso ambientale permanente che ha causato migliaia di morti per la diffusione di fibra di amianto dentro e fuori dagli stabilimenti di Casale Monferrato, Cavagnolo, Rubiera dell’Emilia e Bagnoli di Napoli. 

Le tappe giudiziarie della vicenda.  
2004: la procura della Repubblica di Torino apre un’inchiesta in seguito alla morte per mesotelioma di un ex operaio dell’Eternit, che aveva lavorato nello stabilimento di Cavagnolo (Torino). Le indagini, condotte dal pool composto dai pm Raffaele Guariniello, Gianfranco Colace e Sara Panelli, si ampliano fino a coinvolgere migliaia di casi di malati e morti a causa delle patologie provocate dall’amianto. Non soltanto ex lavoratori, ma anche molti cittadini che hanno respirato al fibra mortale diffusa nell’ambiente estero agli stabilimenti. A oggi i morti in Italia a causa dell’amianto sono circa 1500 all’anno. 

23 Luglio 2009: il giudice dell’udienza preliminare Cristina Palmesano rinvia a giudizio il barone belga Louis de Cartier e il magnate svizzero Stephan Schmidheiny per disastro doloso ambientale permanente causato dalla diffusione di amianto dentro e fuori dagli stabilimenti Eternit di Casale Monferrato, Cavagnolo (Torino), Rubiera dell’Emilia e Bagnoli di Napoli.  

9 dicembre 2009: inizia a Torino il processo Eternit, il più imponente processo che si sia mai celebrato per reati ambientali connessi a lavorazione industriale. Si costituiscono oltre seimila parti civili, tra enti, associazioni, sindacati e soprattutto cittadini (ammalati o famigliari di persone decedute per il cancro maligno “mesotelioma” o per asbestosi). Per la prima volta vengono incriminati i vertici padronali e non solo i massimi dirigenti come avvenuto in precedenti processi. 

13 febbraio 2012: il tribunale di Torino, presieduto da Giuseppe Casalbore, condanna Louis de Cartier e Stephan Schmidheiny a 16 anni di reclusione. 

14 febbraio 2013: inizia a Torino il processo d’Appello 

3 giugno 2013: la Corte d’Appello, presieduta da Alberto Oggè, conferma il riconoscimento di responsabilità per il reato di disastro doloso e condanna Stephan Schmidheiny a 18 anni di reclusione. Per Louis de Cartier dichiara di «non doversi procedere» perché l’imputato ultranovantenne è deceduto poche settimane prima. 

19 ottobre 2014: comincia il processo in Cassazione nei confronti del solo Schmidheiny.  

19 novembre 2014: la Cassazione annulla senza rinvio, dichiarando prescritto il reato


 Il lago Pertusillo si trova in Basilicata proprio accanto ai pozzi di petrolio, eppure le sue acque finiscono anche nelle case dei cittadini della Basilicata, della Puglia e della Campania. Secondo alcuni studiosi, la diga è inquinata da idrocarburi e da altre sostanze cancerogene. Un'inchiesta di Valeria Castellano.

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